sabato 31 dicembre 2011

domenica 25 dicembre 2011

Ho-Ho-Ho and a Very Merry Christmas!

Questo è il mio primo Natale da blogger!! Grazie mille
per il sostegno e l'affetto che mi date!! Buonissimo
Natale a Voi ed alle Vostre Famiglie!!

This is my first Christmas as blogger! Thanks very very much
 for your support and love! A really Merry Christmas to You
 and Your Family!!

venerdì 23 dicembre 2011

Ricetta del Buon Natale

Ciao a tutti!! Lo so, lo so, in questo blog non si parla di cucina, ma questa volta faccio un'eccezione: mi sembrava che questa ricetta fosse così carina e appropriata per il momento che si avvicina, che non ho proprio potuto non postarla:
Vi auguro di trascorrere una splendida giornata!!
A presto,
Marta

giovedì 22 dicembre 2011

Christmas Decoration

Natale è davvero vicinissimo, quest'anno la Vigilia
sarà speciale per molte ragioni... 
ormai sono totalmente immersa nel clima di Natale,
è per questo che sono felice di condividere con voi qualche foto
catturata dalle fantastiche ragazze di Pinterest...

Cristmas is very closed, this year the Eve 
will be special for many reasons...
By the time I'm completely immersed in the Christmasmood,
so  that's why I'm here to share some 
pins captured to fantastic Pinterest girls...
Pinterest


Vi auguro di trascorrere un giorno davvero speciale!
A presto, 

Have a very special day!!
See You soon,
Marta

mercoledì 21 dicembre 2011

Country Christmas

Adoro lo stile country chic....

I adore country chic style...

Pinterest

....soprattutto nel periodo di Natale, quando diventa
ancora più opulento e splendente...

 ... especially during Christmas,
when it became more opulent and bright...

Pinterest


ciao, a presto!
Hello, see you soon!

Marta

martedì 20 dicembre 2011

3 floors in Mestre-Venice #1

Ciao a tutti!! Come state?
Da oggi inizierò a pubblicare il mio nuovo progetto di
interior design su cui sto lavorando da un po' di tempo:
si tratta di una casetta a schiera disposta su tre livelli
a Mestre, vicino Venezia. Il primo step è stato quello di
prendere bene le misure e disegnare le piante.


Hi Everybody, how are you? from today I'll start to
post my new interior design project. I've been working for it
for a while: a 3 floors row house in Mestre, near Venice.
First step: take misures and design plants.

Current Situation:

Piano Terra - Ground Floor


Piano Primo - First Floor


Seminterrato - Basement Floor 

Ciao, a presto!
Hi! See U soon!

Marta



lunedì 19 dicembre 2011

Happy Monday

Ciao a tutti!! Come siete messi con i regali di Natale? Siete pronti o ancora in crisi per gli ultimi? Niente panico, abbiamo ancora una settimana!!
un abbraccio e buon lunedì!

Hi Everybody!!
How are you? About Christmas gifts: are you ready or in crisis for the last ones? No panic, we have another one week!




venerdì 16 dicembre 2011

Love at the first Sight: Charles & Ray Eames

Ciao a tutti!
Questa settimana sono stata un po' latitante, ma sono stata impegnata su più fronti e sono ancora convalescente dalla "sbornia" influenzale!
Oggi volevo raccontarvi di una fantastica coppia nel mondo del design, realizzatori di veri e propri pezzi icona: Charles e Ray Eames.


Charles Eames (1907-1978) iniziò molto precocemente l'attività di progettista tanto da essere impiegato, già all'età di soli 14 anni, nei laboratori della Laclede Steel Company. Studiò architettura alla Washington University a St. Louis e, durante le vacanze estive in Europa ebbe modo di conoscere persone di spicco del Modern Movement: Le Corbusier, Mies van der Rohe e Walter Gropius. Tornato a casa, pensate che propose ai suoi professori lo studio dell'opera di Frank Lloyd Wright ma, prima fu dissuaso dall'intento, eppoi espulso dalla scuola in quanto, secondo uno dei professori, "il suo punto di vista era troppo moderno". 
Era grande amico di Eero Saarinen con cui condivise alcune esperienze professionali e col quale vinse nel 1941 il concorso per il MoMA di New York relativo all'"Organic Design in Home Furnishing" (Design organico nell'arredamento domestico). Il loro lavoro mostrò un nuovo modo di concepire il mobile in legno, sperimentando l'uso di compensato in legno curvato e la saldatura tra legno e metallo.

Arredi progettati da Charles Eames ed Eero Saarinen per il concorso "Organic Design in Home Furnishing" indetto dal MoMa, New York, 1941.

Nel frattempo, quando era direttore del dipartimento di Disegno industriale alla Cranbrook Academy of Art, conobbe Ray Kaiser (1912–1988), architetto, pittrice e designer, che sposò nel 1941 e con cui condivise anche la vita professionale.
Insieme, grazie a contratti di collaborazione con la ditta Herman Miller, cominciarono a creare una vastissima gamma di articoli di arredamento studiati per essere prodotti in serie. Durante la seconda guerra mondiale, poi, sperimentarono la produzione di parti di aeromobili e lettighe in compensato per conto dell’aviazione insieme ad un gruppo di collaboratori e questa esperienza venne ampiamente sfruttata successivamente nella produzione di arredo domestico. Anche le materie plastiche furono studiate e utilizzate in modo innovativo.





I coniugi Eames sono stati i protagonisti di una profonda rivoluzione del design, che ha influenzato molte generazioni di progettisti, e hanno cambiato il modo di concepire il design moderno da parte del pubblico: "offrire il massimo e il meglio al maggior numero di persone al prezzo più basso" era il loro motto. Furono infatti i primi a far convivere modernità e democrazia e concepire arredi che ispirassero ottimismo, vivacità ed essenzialità.

Prossimamente uscirà in mondovisione il film a loro dedicato; potrete trovare qui tutte le informazioni:



ciao, a presto,
Marta


mercoledì 14 dicembre 2011

Oggetto del Desiderio Nr 7: Falkland Lamp

Il lampadario Falkland è stato disegnato dal genio assoluto di Bruno Munari (di cui prossimamente tratterò nella mia rubrica "Love at the First Sight") nel 1964 per la manifattura Danese, pensata in origine usando una maglia elastica tubolare, prodotta in un calzificio, che prende forma mediante l'inserimento di alcuni anelli metallici di diverso diametro. La storia della nascita di questo oggetto è sintomatica della originalità e della creatività progettuale di Munari: coinvolgere una ditta che fabbricava calze da donna nella realizzazione di una delle lampade più conosciute del design italiano.
Lo stesso Munari raccontò: "Un giorno sono andato in una fabbrica di calze per vedere se mi potevano fare una lampada. Noi non facciamo lampade, mi risposero. E io: vedrete che le farete".

La lampada Falkland definita "forma spontanea" assume il suo aspetto quando viene sospesa, per effetto della gravità. Alta più di un metro e sessanta quando è appesa al soffitto, con un diametro di quaranta, si compatta nella sua confezione alta pochi centimetri.

Inoltre il basso costo, la facilità di montaggio, la possibilità di appiattirsi, la praticità di stoccaggio e di spedizione fanno di questa meravigliosa lampada un vero precursone di quello che sarà la base del successo di prodotti come quelli venduti da Ikea.


Vi piace il mio moodboard?
Ciao a presto,
Marta

lunedì 12 dicembre 2011

Have a Good Monday

Buon inizio di settimana!! Avete goduto tutti del mega "ponte"?
Se, come me siete stati investiti da un autotreno di bacilli influenzali, ma avete continuato agguerrite a non cedere alla stanchezza e all'incipiente crollo psicofisico e a fare, inoltre, maratone shopping pro-regali di Natale, per poi accasciarvi sul divano domenica sera, beh, lunedì è arrivato senz'altro troooooppo presto...  
Ahimé ormai eccolo qui, tutto bello plumbeo, umido e, qui, carico di pioggia, ma è quello che abbiamo a disposizione per cui... Viviamocelo!!! Su, dai, un bel respiro profondo e buttiamoci nella mischia settimanale, ce la faremo anche questa volta!!

Floriane Pelletier

Avrei proprio voglia di un bagno caldo e un bel massaggio ai cervicali....

Jennifer Cameron


Vi abbraccio, a presto, io vado a guarire...
Marta



venerdì 9 dicembre 2011

Love at the First Sight: Ágatha Ruiz de la Prada

Oggi Vorrei presentare una figura un po' particolare nel mondo dell'interior: Ágatha Ruiz de la Prada. Per chi ama i colori soft e lo stile lineare, non sarà vista di buon occhio, ma non si può dire che questa estrosa stilista non sia riuscita a ricavarsi una sua connotazione particolare e soprattutto identificabile, qualunque oggetto si metta a disegnare.
Ágatha Ruiz de la Prada lavora inizialmente come pittrice, ispirata dall'arte pop art, prima di debuttare nel mondo della moda a ventuno anni nel 1980, dopo aver conseguito il diploma presso l'Escola d'Art i Tècniques de la Moda de Barcellona. Il suo stile rappresenta una vera rivoluzione: il rigore e la sobrietà del passato viene sostituito da colori accesi e fantasie giocate sulle forme di lune, stelle, soli o cuori.
All'inizio degli anni '80 inaugura il suo negozio-studio di Madrid, ed espone vestiti dipinti a mano e disegni in diverse gallerie d'arte della capitale. Come una delle principali protagoniste della "Movida Madrilegna", parteciperà in questi anni a vari eventi culturali. Nel 1986 realizza la prima sfilata collettiva in Francia, e comincia a disegnare complementi. L'anno dopo presenta la sua prima collezione di lenzuola e partecipa nell'esposizione "Omaggio a Balenciaga".
Dagli anni '90 la sua creatività tocca praticamente tutto ciò che concerne abbigliamento donna, uomo, bambino, accessori per neonati, profumeria, candele, cartoleria, occhiali, arredamento, biancheria per la casa, arredamento e addirittura piastrelle, termosifoni, ed interruttori, collaborando con importanti aziende del settore come la Swatch, Hierba Monesal, Absolut Vodka , Audi, Air Europa e DHL.


Nel 2004 riceve a Taormina l'Oscar della Moda a "La stilista lnternazionale". La creatività di Agatha arriva al Teatro Classico, al Ballet, ed alla Opera con personali scenografie per il teatro Real di Madrid, il Festival di Mozart della Coruña, Tenerife, Marsiglia, Lione.
Il mondo dell'architettura é uno degli ambienti nei quali Agatha si sente a suo agio: così appaiono hotel, ristoranti e centri commerciali con la sua impronta personale in Spagna e fuori.

mercoledì 7 dicembre 2011

Bloglovin'

Da oggi potete seguire i miei post anche su Bloglovin'! Bello scoprire sempre nuove possibilità...



ciao, a presto
Marta

Oggetto del Desiderio Nr 6: Bubble Chair

Ho sempre amato, sin da bambina, le bolle di sapone. Anche adesso, mi diverto un mondo a farle per le mie nipotine e osservare come ognuna di queste bolle ha una sua luce, personalità, colori...
Forse per questo, forse per altro ancora, mi piace da impazzire l'Oggetto del Desiderio di oggi: la sedia Bubble Chair progettata da Eero Aarnio nel 1968 in Finlandia.
Prima è nata la Ball Chair, o Globe Chair, disegnata ispirandosi alla forma geometrica più semplice: la sfera, tagliandone via un pezzo e fissandola a terra in un punto specifico. Eero Aarnio aveva così ottenuto una seduta dalla forma assolutamente non convenzionale: una sorta di “stanza in una stanza” che poteva offrire un’atmosfera accogliente e riposante, al riparo dai rumori esterni; in pratica, uno spazio privato per rilassarsi e, per un attimo, lasciare il mondo "fuori". La possibilità di ruotare sul proprio asse, offriva, inoltre, all’utilizzatore la possibilità di guardarsi intorno, evitando di essere completamente escluso dal mondo esterno.

Poi venne la Bubble Chair. Di questa Aarnio dice: "Dopo aver realizzato la Ball, volevo avere un po’ di luce all’interno e mi venne quindi l’idea di una sfera trasparente in cui la luce entrasse da ogni direzione. L’unico materiale adatto era l’acrilico, che poteva essere riscaldato e soffiato, come una bolla di sapone. Aggiunsi un anello di acciaio ed un paio di cuscini chiari, in modo che non spezzasse l'idea di trasparenza. Il nome venne quasi automaticamente: Bubble". Poichè non era possibile creare un piedistallo trasparente, l'unica possibilità consisteva nell'appenderla al soffitto: ed ecco la meraviglia!
Bubble Chair è considerata un classico del design, da quando è stata lanciata nel mercato ha suscitato curiosità e meraviglia ed è stata testimonial di servizi pubblicitari, e scene di film; riesce a coniugare l’estetica con l'esigenza della comodità, non solo bellezza, ma anche comfort. Ed è uno di quegli oggetti che riescono a conferire anche ad un arredamento tradizionale un tocco di pura creatività, è al tempo stesso essenziale e sfacciata, viene dal passato, ma sembra la seduta del futuro.
Un giorno sarà mia (spero!) J
ciao, a presto,
Marta

lunedì 5 dicembre 2011

Happy Monday

Il weekend è stato velocissimo e non siete riuscite a fare tutto quello che volevate? Vi siete strapazzate e non avete riposato bene e adesso dovete correre di nuovo per un'altra settimana? Qualcuno accanto a voi ha deciso di ammalarsi proprio questo weekend durante il quale volevate godervi delle serene, spensierate, festose ore insieme?
Coraggio... adesso fate un bel respiro profondo... un bel sorriso, e....... si parte!!!

Amy Bayless

Ma non potevo lasciarvi senza una fotina di interior... perciò ho trovato questa...


Maijo Blanco

Mi piace da matti questa credenza shabby, il bianco sul bianco e qualche accenno di legno scuro e di verde delle piante aromatiche... Buon lunedì! A presto,
Marta

venerdì 2 dicembre 2011

Have a Nice Weekend

Thank you everybody... and take care!
Marta

See you soon,
Marta

Love at the first sight: Karim Rashid

Oggi, per la mia rubrica "Love at the first sight", volevo presentarvi una delle figure del Design più significative di oggi: Karim Rashid, un mondo di creatività che spazia dal puro campo del prodotto, all’interior design, alla moda, all’arredamento, all’illuminazione, all’arte. Parola d’ordine del suo genio: contemporaneità, in ogni sua declinazione.

E' nato a Il Cairo, padre egiziano e mamma inglese, è cresciuto in Canada, dove ha ricevuto una laurea in Design Industriale presso la Carleton University di Ottawa nel 1982, e ha terminato i suoi studi post-universitari in Italia; poi si è trasferito a New York (dove vive e lavora).

Rashid ha progettato per una vastità incredibile di brand tra cui Alessi, George Jensen, Umbra, Prada, Miyake, Method, Cielo, Sony Ericsson; più di 3000 oggetti, oltre 300 premi vinti e 35 sono le nazioni dove ha lavorato: cifre davvero impressionanti! 

Ovviamente i suoi famosi oggetti sono presenti nelle collezioni permanenti di importanti musei di tutto il mondo, tra cui New York Museum of Modern Art e San Francisco, Museum of Modern Art. 


Rashid, infine, ha insegnato presso l’univerità di arte di Philadelphia, il Pratt Institute, Rhode Island School di Design e OCAD, diventando un ospite di spicco frequente presso le università e le conferenze a livello mondiale. Davvero un genio dei nostri tempi!!


Della sua passione viscerale per il rosa dice "Ho un debole per il rosa, ma tutti i colori in realtà mi divertono in qualsiasi sfaccettatura e dimensioni della vita. Cerco di convogliare solo un po' di umorismo nella gente, affinché ne illumini la vita".

Ciao, a presto!
Marta



giovedì 1 dicembre 2011

Oggetto del Desiderio Nr 5: The Great JJ

Oggi vi presento un altro super classico del design... una vera chicca!!
Mi piacerebbe moltissimo poterla avere, ma, viste le dimensioni dovrei eliminare probabilmente il tavolo o il divano...  J Magari un giorno, chissà...


In principio fu la Luxo L1 l'originale lampada da studio creata nel 1937 da Jac Jacobsen, che, studiando i "bracci" di una piccola gru, trovò l'ispirazione per realizzare una lampada che ne sfruttasse la tecnologia. 

Questa lampada è sicuramente il capostipite di tutte le altre lampade da lavoro: grazie al suo design unico, alle ingegnose proprietà di illuminazione ed al sistema di regolazione a snodo è diventata immediatamente un successo, col tempo, un'icona ed uno dei classici di tutti i tempi a livello mondiale, basti pensare che dal 1937 ad oggi sono stati venduti oltre 25 milioni di pezzi!!

Oggi  "I Tre" ripropone questa lampada, in due nuove versioni da terra e da sospensione, ingigantendo le proporzioni e dandole le iniziali del famoso inventore: The Great JJ. Non cambiano nè il design rigoroso nè la purezza di linee e nemmeno l'uso un materiale come l'alluminio, in quanto queste sono le caratteristiche che hanno reso questa lampada un modello senza tempo, ancora oggi contemporaneo. Disponibile nelle versioni laccato nero, bianco e grigio, The Great JJ stupisce con le dimensioni importanti (la versione a terra, tutta allungata, supera i 4 m di altezza!), diventando protagonista assoluta dello spazio, nel formato da terra, e complemento versatile, nella soluzione sospensione. Anche da outdoor.



Un'edizione speciale della The Great JJ è stata presentata alla ventiduesima edizione di Interieur Biennale in Belgio: l’artista olandese Hugo Kaagman ha ridisegnato questo pezzo classico del design secondo lo stile tipico delle ceramiche, arricchendolo di motivi naturalistici ed astratti di colore blu, che contraddistinguono l’arte decorativa del suo Paese d’origine e in particolare le lavorazioni tipiche di Delf. Questa versione è già presente nei più importanti musei.


Spero vi piaccia il mio moodboard. Ciao a presto!
Marta


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